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Libri…dalla Sicilia: “Non esito neanche un attimo”

di ALESSIA TROVATO

“Non esito neanche un attimo”, il primo romanzo di Roberta Cannarozzo.

Il nuovo romanzo dell’esordiente autrice Roberta Cannarozzo, edito dalla casa editrice Kimerik, presentato, è stato presentato lo scorso 8 Febbraio presso l’Auditorium Parco Maggiore Giuseppe La Rosa. L’evento è stato patrocinato dal comune di Barcellona Pozzo di Gotto ed organizzato dall’Associazione culturale Barcellona Live, presieduta e diretta dal dott. Giuseppe Puliafito.

La suddetta realtà promuove eventi atti a valorizzare la ridente cittadina del Longano e riportare in auge il background culturale e le tradizioni del Popolo Barcellonese, correlato dal noto portale locale omonimo (24live.it diretto dallo stesso Puliafito).

Moderatrice della serata la giornalista e avvocato Cristina Saia, redattrice della medesima testata giornalistica. Un parterre autorevole quello proposto, ad avviare i lavori l’avv. Angelita Pino, recentemente nominata nuovamente Assessore alla cultura dal primo cittadino Pinuccio Calabro, la quale ha portato i saluti dell’intera amministrazione comunale ed ha affermato “Buonasera a tutti che bello vedere questa sala gremita di gente l’ho lasciata così e la ritrovo così… ringrazio sentitamente l’associazione Barcellona live per avermi rivolto questo invito. Ancora prima di leggerlo, questo testo mi aveva colpito profondamente ciò che mi accomuna con l’autrice è il profondo legame che anch’io provo per mia nonna. Non desidero anticipare nulla, posso solo dire che questo libro tocca le corde del cuore. Anch’io ho una nonna che predomina nella mia vita, la considero un valore inestimabile”.

Inoltre l’assessore ha aggiunto: “Approfitto di questo momento per scusarmi in quanto nei giorni scorsi mi è stata segnalata sia da questa associazione ma anche da altre la lunga procedura per l’assegnazione dei nostri locali, sarà mia premura e dell’amministrazione comunale abbreviare i tempi per evitare che questa procedura diventi molto complicata, perché come ci siamo sempre detti, ritengo che questo tipo di eventi incentivino la crescita di una comunità, la quale passa anche dalla cultura”.

Soddisfazione espressa per la riuscita dell’evento anche da parte del direttore e presidente dell’associazione Barcellona Live che ha dichiarato: “Benvenuti a questo evento, ringrazio sentitamente l’autrice, che ha voluto organizzare questa presentazione, ringrazio sentitamente l’assessore per la comunicazione che accolgo con gioia perché credo che la nostra città abbia bisogno di riprendersi i suoi spazi dopo tre anni in cui siamo rimasti fermi a causa dell’emergenza pandemica, ringrazio tutti i relatori, anch’io non desidero anticipare nulla riguardo al testo, vi auguro una buona serata”.

Particolarmente coinvolgente ed anche ricco di enfasi l’intervento della responsabile della casa editrice “kimerik dott. Ssa, Elena Grasso: “Buonasera Questa sera qui rappresento anche l’editore Gianfranco Micali il quale non non è potuto essere presente, ho avuto modo di conoscere Roberta Cannarozzo, autrice del romanzo, telefonicamente e attraverso questi scambi mi sono resa conto che la sua era una narrazione fatta di memorie…di memorie che giungono in un momento particolare della vita di nonna Matilda, proprio quest’anno si celebra il decennale della sua scomparsa, la dolcissima nonna Matilda avrebbe compiuto 100 anni”.

Il filo conduttore presente nell’intero testo è l’amore. La Carrozzo descrive con semplicità il rapporto profondo e simbiotico, anche attraverso aneddoti ed oggetti che la riguardano. Ecco perché la nostra casa editrice ha deciso di pubblicare il romanzo, perché noi fondamentalmente abbiamo bisogno di amore. Desidero spendere due parole sulla nostra casa editrice: la nostra sede operativa si trova a Patti quindi sul nostro territorio attualmente vanta 4mila pubblicazioni e vista la crisi abbiamo utilizzato anche i mezzi di comunicazione come le principali piattaforme tipo Amazon e molte altre. Questa è stata la nostra forza: mezzi di comunicazione e carta stampata, un connubio perfetto che permette all’autore di vedere quanti libri ha venduto. Siamo presenti anche nelle fiere più importanti ad esempio quella di Torino, lo scrittore che si affida a noi ha l’opportunità di realizzare delle interviste e quindi di stabilire un contatto diretto con il pubblico, seguiteci sul sito della nostra casa editrice. Vi auguro una buona serata”.

Visibilmente commosso, il professor Francesco Pira, docente di sociologia e dei processi culturali e comunicativi, insegnante di giornalismo presso il dipartimento di civiltà antiche e moderne dell’università degli Studi di Messina, curatore della prefazione del romanzo. Ho conosciuto Roberta Cannarozzo quando era poco più che una bambina, ricordo ancora quando veniva nell’emittente locale ad ascoltare il telegiornale da me condotto. Successivamente, lei registrava una contro-diretta con la complicità del padre, ed è così che ho conosciuto anche la famiglia frequentandola per tanto tempo, conoscendo anche la dolcissima nonna Matilda. Quando Roberta mi contattò e mi disse che aveva scritto un romanzo chiedendomi se io volessi scrivere la prefazione risposi: stai scegliendo la persona sbagliata. Mi impegnai a leggere il manoscritto ed immediatamente le comunicai di accettare la sua proposta! Sapete perché ho accettato di curare la prefazione di questo romanzo? Per un semplice motivo, perché l’autrice descrive con una narrazione chiara e limpida tutto l’amore profondo che prova per i propri nonni e anche quanto sia cambiato il Modus Vivendi di educare i propri nipoti, infatti i nonni del secolo scorso erano presenti mentre quelli odierni sono impegnati a espletare le loro attività lasciando quest’ultimi a giocare con un tablet piuttosto che proporre loro di passare un po’ di tempo insieme. Ecco perché è importante leggere questo libro perché attraverso i ricordi che Roberta ci consegna possiamo non dimenticare quanto sia importante ricordare i valori che ci sono stati impartiti. Ricordo che quando ero piccolo mia nonna pronunciava la parola guerra ed iniziava a raccontarmi tutto ciò che si ricordava”.

E’ importante leggere questo libro e tenerlo in libreria perché rappresenta un valore inestimabile, un dialogo intenso quello tra la giovane imprenditrice licatese e la giornalista la quale ha confessato di avere chiamato il suo piccolo regno la casa di Matilda in onore del suo Pilastro che insieme a suo nonno Vito, altro protagonista fondamentale all’interno del racconto l’hanno formata donandole tutta la serenità che meritava e merita. La serata si è conclusa con l’intervento della psicologa Carmen Luca che ha ribadito quanto sia importante dal punto di vista psicologico il ricordo dell’amore per la famiglia. Un’altra importante testimonianza quella donata al pubblico presente in sala dall’ex dirigente scolastico ed ex sindaco del comune di Barcellona. dottor Francesco Speciale. Ha raccontato con estrema commozione la sua esperienza da nonno e quando e quanto sia importante questo ruolo nella società di oggi Speciale ha poi ricordato due autori fondamentali come Platone e Shakespeare analizzando la loro visione di questa figura.

Sublime il suono dell’Arpa delle sorelle Palazzolo due artiste stupende che hanno eseguito alcuni brani donando al pubblico presente atmosfere soavi. Importante sottolineare che il ricavato della vendita del romanzo sarà devoluto all’ass. “Dopo di Noi” rappresentata all’ evento dalla referente Nica Calabro‘, che ha ringraziato l’autrice per il nobile gesto, precisando di essersi trovata in empatia con l’autrice.

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