di RENZO PALLA
Il mondo piange il Re del calcio. Morto a 82 Anni Pelé, uno dei più grandi sportivi della storia. Pelé era un Dio del calcio ma purtroppo un brutto male se l’è portato via, cioè un tumore al colon, i medici hanno cercato di salvarlo, però le sue condizioni erano aggravate. Questa notizia in Brasile ha dato enorme dolore in patria, così come in tutto il mondo. Era soprannominato O’ Rei, aveva vinto tutto sia con la maglia della Nazionale, che con la maglia del Santos dove era cresciuto da piccolo. Lo stato del Brasile ha dichiarato 3 giorni di lutto cittadino, e i funerali di saranno martedì dove lo ricorderanno tutti nel mondo.
Intanto la società del Santos ha ritirato la maglia numero “10”. Non solo il mondo del calcio lo ricorda, ma anche il mondo dello cinema e dello sport in primis Sylvester Stallone, protagonista insieme a Pelé di un film, cioè Fuga per la vittoria, realizzando un goal su rovesciata, mentre Stallone era e difesa della porta parando i palloni impossibili scagliati da parte degli avversari.
Appena nato comincia la vita come lustrascarpe e dà i primi calci a un pallone mentendosi in mostra davanti diversi allenatori del paese. Il suo amico di squadra era Rivelinho, era compagno del Nazionale Verdeoro. Ha avuto le offerte da tutto il mondo, ma in Italia non è venuto mai, tra i tanti della Serie A, l’ha ricordato anche il brasiliano Felipe Anderson della Lazio, che ha detto in un’intervista che è stato un onore indossare la maglia numero 10.
Anche lo stato dell’Inghilterra lo ricorda nello stadio di Wembley. In Italia chi dice che era un Campione è Gigi Riva, il quale ha raccontato del suo piacere di giocare con lui. Nel 1970 Ai mondiali realizzò un Goal di testa e superò Tarcisio Burgnich con una spettacolare elevazione, la partita finisce 4 a 1 nella finale dei mondiali del Messico. Sarà la sua terza coppa del mondo, chiuderà la carriera in America con i Cosmos dopo aver realizzato più di mille gol in carriera. Semplicemente O Rey!
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