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New York, il sogno realizzato di Franco e Dario

di Francesca Citro e Graziano Concilio

Tutto è iniziato da giorni difficili, in cui la voglia di lottare stava svanendo. Sono passati due anni e mezzo da quando Franco ha detto al fratello Dario del suo sogno, ma ora che ci siamo nessuno nega che l’ansia sale poiché la salute non è tra le migliori. In tanti hanno detto i rischi per questo lungo viaggio ma Franco ha affermato che se dovesse fare l’ultima cosa sarebbe proprio andare a New York. Questo spirito porta il fratello ad andare avanti e non mollare perché ora si deve solo correre.

Da soli si va più forte, uniti si va più lontano, a volte non servono parole. È il sorriso di Franco che ha portato il fratello a fare questo, l’obbiettivo era far tornare la serenità sul suo viso e Dario ci è riuscito. In questi due anni i due fratelli ne hanno fatte di cose insieme avendo nella testa quest’unico grande obbiettivo, ma la cosa più bella di tutte è che il rapporto tra i due fratelli è ancora più forte, sono ancora più uniti di prima.

Certe emozioni vanno vissute per poterle spiegare però se le vivi con il cuore è facile riuscire a trasmetterne l’essenza perché a volte se rispetti tutte le regole ti perdi tutto il divertimento. Fare piccoli passi contribuisce a farci arrivare al traguardo perché lo sport può essere una cura ed è di tutti ma di emozioni si vive. L’importante è allenare il corpo per poter raggiungere un traguardo ma fondamentale è allenare il cuore per poter godere a fondo delle gioie della vita.

Quale gioia più grande dopo anni di isolamento e sacrifici se non quella di partecipare alla maratona di New York? Nonostante tutti i nonostante i fratelli Leo dopo più di dieci ore di volo sono finalmente arrivati a New York e tra una colazione, un aperitivo e tanto divertimento attendono la partenza della maratona, fissata per il 6 novembre.

Il 6 novembre è arrivato. Raccontare la maratona con parole comuni non sarà facile, ma faremo parlare le emozioni dei protagonisti. Sono due anni che Dario cerca di immaginarsi questa giornata. Ci sarà il sole? Speriamo non ci sia troppo vento, chissà se sarà freddo, mamma mia sai quanta gente? Queste le frasi che ripeteva sempre. Non lo ha mai voluto ammettere ma aveva paura, paura di non farcela, paura di non riuscire a realizzare il sogno di Franco, una paura che gli ha permesso di arrivare fin dov’è ora.

In una delle ultime videochiamate quella paura si è vista tutta nei suoi occhi ed era emozionante perché per la prima volta era senza veli. La speranza è che se la godano tutta, ogni respiro, ogni sguardo, ogni chilometro, ogni affanno, ogni goccia di sudore perché dopo tanta, tanta fatica, dopo tanti allenamenti e sacrifici ora sono lì, ormai è il loro sogno che aspetta solo di essere preso a morsi proprio da loro.

Non bastava arrivare a New York. Affinché il sogno potesse diventare realtà bisognava tagliare quel traguardo a Central Park, tra alberi secolari, grattacieli e battiti provenienti da tutti i cuori del mondo.

Forse non sono riusciti a tagliare il traguardo della maratona come sanno tutti coloro che in questo lungo periodo li hanno seguiti, ma sicuramente hanno tagliato un traguardo nella vita ovvero quello di dimostrare che con coraggio, perseveranza ed un pizzico di pazzia, i sogni possono essere in qualche modo avverati: la vita, anche se spesso non ti concede vittoria piena ti regala comunque la possibilità di arrivare a realizzare sogni perché se essa viene vissuta a pieno, come hanno fatto e dimostrato ampiamente i due fratelli, è essa stessa un sogno nel sogno.

Nella foto: Franco e Dario a New York

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