La Miele Band, la formazione del cantautore Gianfranco Caliendo, lancia il suo album d’esordio, dopo l’exploit del singolo pubblicato nel settembre 2021, Le Canzoni del Giardino. Il gruppo ha finalmente rilasciato sul mercato il primo disco, per la gioia degli amanti del pop italiano: Oltre il Giardino. Il titolo prende spunto dall’indimenticabile film del 1979, con protagonista Peter Sellers, in cui un giardiniere si ritrova, alla morte del suo datore di lavoro, in un mondo per lui sconosciuto e stupefacente.
La Miele Band è stata creata nel 2016. L’attuale line-up: Gianfranco Caliendo (voce solista, chitarra, programming); Giuseppe Mazzillo (tastiere, piano, programming); Dami Tedesco (chitarra acustica, voce, cori); Piero Pisano (basso, voce, cori); Vito Capone (batteria, voce, cori). Il gruppo si avvale anche della voce e del talento poetico della cantautrice Flora Contento, che firma i testi dei nuovi brani.
Gianfranco Caliendo è stato frontman, voce principale, chitarrista e autore de Il Giardino dei Semplici dal 1974 al 2012, oltre ad essere stato il co-fondatore del gruppo con Gianni Averardi. Alcuni risultati conseguiti da Gianfranco con il Giardino: 38 anni di carriera; 4 milioni di copie vendute; oltre 2000 concerti; 14 albums pubblicati; 1 Festival di Sanremo e 3 Festivalbar; dozzine di partecipazioni a trasmissioni televisive Rai e Mediaset. Gianfranco, come artista solista, ha già pubblicato due albums: Memorie di un pazzo (2012) e Amanapoli (2016), quest’ultimo in coppia con Contento.
Nell’album Oltre il Giardino, la Miele Band rivisita le più grandi hits di Gianfranco e del suo complesso storico: M’innamorai; Tu, ca nun chiagne; Miele e l’indimenticabile Concerto in La Minore, composta da Gianfranco e Averardi nel 1978. Sono presenti anche due medley di successi, lati A e lati B di 45 giri fortunati, in cui ritroviamo: Vai; Angela; Tamburino; Non si può leggere nel cuore; Dopo un rock’n’roll; Carnevale da buttare; …E amiamoci. Menzione a parte merita la nuova versione della canzone Ricuordate, tratta dal memorabile e rivoluzionario album B/N (Bianco e nero). E’ presente un omaggio al primo produttore e mentore de Il Giardino dei Semplici, ovvero il leggendario Totò Savio; Gianfranco, Flora e la Miele Band reinterpretano la famosa Bla bla bla degli Squallor, di cui Totò era membro.
Non mancano le tracce salienti dei recenti anni di carriera di Gianfranco, impreziosite da prestigiose voci “guest”. A cominciare da un’incisione alternativa di Cia’ guagliò, una dedica in parole e note rivolta a Pino Daniele, che offre un emozionante duetto tra Gianfranco e l’idolo partenopeo dei giovani Andrea Sannino. In Anime, Gianfranco condivide il canto con la voce solista di un’altra famosa band italiana, Nick Luciani de I Cugini di Campagna. Dunque, nella track-list è presente un vero e proprio evento: La Musica Italiana. In questo brano, molto toccante e significativo, Gianfranco si riunisce con i frontmen di altri gruppi anni settanta: Beans, Daniel Sentacruz Ensemble, Homo Sapiens, Romans e Santo California.
Io resto a casa è il singolo che Gianfranco ha prodotto nel 2020, uno spaccato poetico e speranzoso del lockdown e di un momento terribile per l’intera umanità. Chiude l’album una vera “perla” cantautoriale, scritta sempre dal binomio Caliendo/Contento: Le Parole.
Oltre il Giardino esprime in pieno l’universo interpretativo e compositivo di Gianfranco Caliendo e la forza strumentale della Miele Band. Anche gli altri membri della band si ritagliano spazi come voci soliste, come ad esempio nel singolo Le Canzoni del Giardino, dove Gianfranco si divide il microfono con Dami, Vito, Piero e Flora.
La Miele Band ha presentato il CD in una data teatrale napoletana, il 5 maggio al Teatro Troisi di Napoli; il concerto è stato il preludio del tour 2022. Gianfranco è anche impegnato nella promozione del suo libro autobiografico Memorie di un Capellone (IacobelliEditore; prefazione di Giorgio Verdelli).
Il videoclip:
Le Canzoni del Giardino
https://www.youtube.com/watch?v=eiHiCfFSaV8
Il videoclip ha avuto grande risonanza su YouTube, e il brano, con la sua irresistibile combinazione di testo autobiografico, venature soft prog e accattivante melodia italiana, ha fatto parlare molto bene di sé su varie testate giornalistiche di spicco.
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