di Alessia Trovato
I disturbi alimentari sono delle patologie psichiatriche che possono colpire i soggetti fragili a qualsiasi età.
Partendo dall’etimologia delle parole: anoressia, deriva dal greco an-orexis, privo di appetito. I soggetti interessati rifiutano di nutrirsi, ossessionati dall’idea di un corpo perfetto che secondo i loro canoni estetici, si identifica nell’eccessiva magrezza. Le cause che inducono un soggetto all’anoressia possono essere differenti: la paura di non essere amati dai genitori, dai propri cari, dagli amici. La non accettazione di se stessi, l’aver subito una violenza sessuale e molto altro.
Le persone che sono affette da questa patologia, tendono a controllare e reprimere il desiderio di nutrirsi. Si comincia con la diminuzione dei pasti, controllando ossessivamente ciò che si ingerisce, verificando la qualità dello stesso, giungendo anche a mangiare quasi nulla e sentendosi comunque sazi. Il controllo del peso è l’attività principale da espletare durante la giornata. A causa di ciò diventa complicato mantenere una vita sociale attiva ed espletare qualsiasi tipo di attività fuori dalle mura domestiche. Le conseguenze di questa patologia possono essere letali, il fisico si debilita al punto che si perde la funzionalità degli organi, dei muscoli, sino ad arrivare all’arresto cardiaco. Molti studi condotti negli Stati Uniti hanno attestato anche la morte per suicidio.
Un’altra patologia concatenata all’anoressia è la bulimia. Con il termine bulimia dal greco bous e limos “fame da bue” si intende, nel linguaggio medico, una voracità eccessiva accompagnata da diversi disturbi fisici. Malattia che deriva sempre da disturbi psichiatrici, legati anche all’ambiente familiare, molto spesso in una famiglia dove la dieta è un principio fondante dell’alimentazione, il soggetto tende a comportarsi in maniera esattamente opposta.
La differenza dalla patologia trattata in precedenza è che il bulimico ingerisce spropositate quantità di cibo, per poi indursi il vomito, o imbottirsi di lassativi e diuretici pensando di eliminare più velocemente gli alimenti ingeriti. Non sempre il soggetto è sottopeso, anzi molto spesso, l’aspetto fisico inganna ed è più complicato capire quando un soggetto è affetto da questo disturbo. Il bulimico, tende a nascondere le pratiche per eliminare il cibo ingerito con molta astuzia, anche se alcuni aspetti fisici, come ad esempio la pelle delle nocche molto secca e la dentatura rovinata, segnali che potrebbero rappresentare un campanello di allarme.
Le conseguenze di questa patologia possono identificarsi con gli stessi sintomi di un soggetto anoressico. Moltissimi i personaggi celebri che hanno dichiarato di essere anoressici e bulimici: da Ambra Angiolini a Lady D, da Victoria Beckham (nella foto) sino a Lady Gaga, la quale dichiarò di aver smesso quando cominciò ad accorgersi che il vomito le danneggiava le corde vocali.
Il mio modestissimo consiglio è che nel momento in cui ci si accorge di avvertire questi sintomi è necessario non isolarsi e chiedere sostegno ai familiari ed aiuto a medici competenti per fronteggiare il problema.
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