di FRANCESCA CITRO E GRAZIANO CONCILIO
Donna che ha saputo costruire la sua carriera fin da giovanissima arrivando a diventare un vero e proprio simbolo per le nuove generazioni.
Quello di Ambra Angiolini è stato un percorso davvero straordinario e potremmo dire anche unico nel suo genere.
Si perché questa ragazza ha saputo farsi spazio nel mondo dello spettacolo in maniera molto precoce, diventando in breve tempo un profilo amatissimo dai giovani del tempo ma anche da quelli che amavano trascorrere del tempo davanti alla televisione. Ed allora ecco che il successo di Non è la Rai è stato determinante per Ambra.
Da lì è partito tutto per lei come anche per altre donne che proprio da questo programma hanno dato il via alla propria carriera.
Per la Angiolini però il discorso è stato sempre molto diverso. Un’esposizione mediatica maggiore, delle abilità artistiche innate ed anche la capacità di scegliere progetti lavorativi che l’hanno poi portata a restare saldamente sulla cresta dell’onda. Ed allora ecco che Ambra ha fatto tante cose in questi anni. Tanto cinema lavorando anche con alcuni signori della regia italiana. Anche televisione anche se non in maniera così preponderante come si potrebbe pensare. Ma la Radio, ad esempio, è stato uno dei mezzi che ha aiutato Ambra a tenere botta e mostrare anche le sue capacità empatiche con il pubblico. Insomma tanto lavoro e soprattutto tanta voglia di fare.
Certo, la vita di Ambra non è sempre stata tutta rose e fiori. La donna infatti ha avuto anche dei momenti molto complessi da fronteggiare. Negli ultimi mesi ad esempio, la rottura con Massimiliano Allegri è stata senza ombra di dubbio una situazione molto complessa da affrontare per lei ed ovviamente anche per la sua famiglia. La Angiolini però ha le spalle larghe. Si perché nella sua vita ci sono stati anche altri momenti molto complessi. Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Vanity Fair infatti, è stata lei stessa a raccontare un episodio molto particolare che le è accaduto quando ha cominciato a fare volontariato.
“Al primo incontro faccio quello che so fare: una lezione di teatro. Dico: ora camminate come se ci fosse il sole, ora come se facesse freddissimo, ora con una gamba sola. Tutti partecipano tranne due ragazze”, ha spiegato Ambra. “Me la prendo con una e le dico perché non partecipi?” Lei mi risponde: non ho più una gamba, non riesco a camminare. Volevo morire, sparire, dileguarmi. Invece la psicologa dell’ospedale mi dice: “Brava, li hai conquistati!”, ha ancora spiegato la Angiolini. Una situazione davvero molto particolare. Questa per me è la politica dell’inclusione, se si adattasse con tutte le persone diversamente abili vivremo sicuramente in un mondo migliore.
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