di Alessia Trovato
Quando leggiamo un romanzo scopriamo una parte di noi che ci appartiene. Nel caso dei romanzi di Paulo Coehlo, percorri un vero e proprio cammino interiore. Da L’Alchimista, al Manuale del Guerriero della luce sino al capolavoro “Veronica decide di morire”, scritti dopo la conversione avvenuta nei Paesi Bassi, grazie ad un incontro, con un maestro spirituale denominato “ J”. Una vita complicata la sua, sin dall’infanzia poiché essendo un ragazzino irrequieto, e con carattere alquanto ribelle, all’età di 11 anni, non riuscendo a gestirlo i suoi genitori, credendo che fosse pazzo, decidono di ricoverarlo in un ospedale psichiatrico, dove sarà sottoposto anche all’elettroshock. Con il passare degli anni, al fine di ribellarsi alle regole imposte dalla dittatura brasiliana, aderisce alla Società Alternativa, una organizzazione anticapitalista, scrivendo delle vignette satiriche. Viene arrestato e successivamente rinchiuso in un luogo protetto e torturato, sino a quando non dichiarerà di essere pazzo per essere liberato. Successivamente, si trasferisce a Londra con la moglie, dove rimarrà un anno, rientrato in Brasile, troverà lavoro in una casa discografica, ma a causa di questo divorzierà. In tutti i suoi testi, con estrema naturalezza, Coehlo, analizza l’essere umano e le sue fragilità. Riscontriamo, quanto detto, nel romanzo L’Alchimista, l’autore racconta la storia di un ragazzo che dovendo nuovamente ritrovare se stesso, deve effettuare un viaggio superando diversi ostacoli materiali, portandolo finalmente ad un ritrovamento interiore. Il giovane aiutato da un maestro in questo suo percorso introspettiva, lo metterà alla prova, lasciandolo in balia di se stesso. Una delle frasi più celebri contenute all’interno del romanzo, cita “ ascolta il tuo cuore esso conosce tutte le cose”. Nonostante la prima edizione, vendette solo 900 copie, nel tempo, il romanzo, è stato tradotto in 158 paesi, tranne nella lingua portoghese, ed ha riscosso un successo mondiale. Il romanzo rientra in una trilogia dell’autore, insieme al “ il Cammino di Santiago “ e “ Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduto ed ho pianto” dove, lo scrittore, racconta la storia di Pilar, una ragazza come tante, con il sogno di realizzarsi nel lavoro e nella vita, sia come donna che come moglie. Sino a quando un suo vecchio amore non la invita ad una conferenza, stravolgendole la vita. Dopo un percorso introspettivo riuscirà a ritrovare se stessa e sostenere anche il suo amore. Anche nella produzione poetica, traspare il suo desiderio di mettere al centro l’uomo come soggetto pensante e capace di mettersi in gioco continuamente. Nella poesia “ Come il fiume che scorre”, l’uomo spera di essere come un fiume silenzioso che riflette le stelle e senza mai aver paura di nulla. Genio incompreso sino al 1995, quando, vince il primo premio importante “ Grand Prix Litteraire Elle “ in Francia, a cui seguiranno molti altri prestigiosi riconoscimenti.
“Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia.”
Paulo Coehlo
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