di ALESSIA TROVATO
Giulio Regeni, un giovane in attesa di giustizia. Ci sono storie che non puoi scrivere se non con un pizzico di indignazione, la storia di Giulio Regeni è una di quelle. Il mio modestissimo ritratto vuole rappresentare una sorta di riscatto per quei valori in cui Giulio credeva: dignità, integrità morale professionalità, e amore per la vita. Una vicenda che a distanza di 6 anni ancora ricerca giustizia, la famiglia Regeni attende di sapere in che circostanze sia morto il proprio figlio.
Dopo la sua morte i genitori hanno fondato un’associazione “Verità per Giulio”, tante le iniziative promosse per richiedere la verità, in molte città italiane è stata inaugurata una panchina gialla in memoria del ricercatore friulano. Anche Salerno lo scorso 18 febbraio ha inaugurato la panchina per ricordare l’impegno sociale di Giulio, l’iniziativa è stata promossa da Il Villaggio di Esteban per celebrare il proprio 25esimo anno di attività sul territorio alla presenza dell’assessore alle politiche sociali Paola De Roberto e delle autorità presenti. Il presidente della cooperativa sociale promotrice dell’evento, Carlo Noviello ha affermato: “Noi il giorno del nostro 25esimo anniversario abbiamo deciso non di autocelebrarci ma di celebrare la figura di Giulio Regeni attraverso questa panchina gialla disegnata dall’artista Green Pino dov’è è dipinto l’albero della vita che rappresenta la rinascita. Noi speriamo che il suo operato non venga mai dimenticato e che sia fatta giustizia”. Anche l’assessore Paola De Roberto ha espresso soddisfazione per l’iniziativa e complimentandosi per l’operato del Villaggio di Esteban, ha auspicato di assistere ad altre iniziative che promuovono il sociale, anche l’artista Green Pino ha espresso soddisfazione per l’iniziativa e si è detto orgoglioso di aver realizzato un’opera così importante e significativa per ricordare un giovane che nessuno dimenticherà, Giulio Regeni.
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