di Alessia Trovato
Il nome Scala dei Turchi, nome attribuito dagli abitanti del luogo, riconducibile al ‘500, periodo in cui, i pirati saraceni, denominati impropriamente turchi dagli agrigentini, trovavano un rifugio per le loro navi, quando il mare era agitato. Approdavano in quel luogo dove le acque erano calme e arrampicandosi sulla scala, raggiungevano Realmonte, saccheggiando le abitazioni della ridente cittadina.
La “ Scala “ di colore bianco puro, è costituita di marna, una roccia di natura argillosa e calcarea. Dichiarata patrimonio naturale, proposta dall’Assemblea Regionale Siciliana per essere inserita come patrimonio dell’Umanità, purtroppo questa procedura , si è fermata, anche a causa di un contenzioso aperto da Ferdinando Sciabarrà, il quale sostenendo di essere il legittimo proprietario dell’area, è stato denunciato per occupazione abusiva del suolo. Il giudice alla fine, ha dato ragione al Sig. Sciabbarrà, restituendo al legittimo proprietario l’area il quale ha deciso, non potendo tutelare il luogo, di donare la proprietà al comune di Realmonte. Proprio in questi giorni, si presume, che, un gruppo di vandali, ha deturpato la Scala versandovi sopra della polvere di intonaco rosso. Lo sdegno da parte del Presidente della Regione Siciliana:” La splendida scogliera di marna bianca, attrazione per i visitatori di tutto il mondo, è stata deturpata- ha detto il presidente della regione Nello Musumeci-. Condanniamo gli autori di tale gesto vigliacco, un oltraggio non solo a un bene paesaggistico di rara bellezza, ma anche all’immagine della nostra isola.
Ci sarebbe da chiedersi: Come mai la Regione Siciliana, che nel marzo del 2020, proponendo servizi di vigilanza, installazione di telecamere, cartelli e recinzioni dell’area, non si sia attivata, affinchè non si verificasse ciò che è successo nei giorni scorsi.
Aperta un inchiesta contro ignoti, da parte della Procura della Repubblica di Agrigento, per danneggiamento dei beni dal valore paesaggistico.
L’area prontamente ripulita, grazie all’intervento dei tecnici del comune di Realmonte e di numerosi volontari.
L’essere umano dovrebbe apprezzare maggiormente lo splendore di questi suggestivi luoghi.
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