a cura di VALERIO GIOIA
Dal 10 gennaio booster a 4 mesi.
Scatterà dal 10 gennaio l’avvio delle somministrazioni di richiami di (booster) con un intervallo ridotto a 4 mesi dalla seconda dose. La data è stata confermata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza covid, in visita all’hub vaccinale nella caserma degli Alpini Vian di Cuneo. Siamo quasi al 90% tra prime dosi e guarigioni da almeno sei mesi.
La Omicron è molto più contagiosa rispetto alla variante Delta, qualcuno dice fino a cinque volte, però è chiaro che chi ha fatto la vaccinazione completa e soprattutto chi ha fatto il booster è molto più coperto rispetto alla Omicron.
“Non vediamo per ora in persone che hanno fatto il booster ospedalizzazioni o effetti nefasti. Credo che anticipare la terza dose a quattro mesi dal 10 gennaio sia per ora una scelta equilibrata. Abbiamo visto come si muove questo virus con le sue varianti. Se dovremmo correre di più lo faremo, ma ci vuole anche cautela, per cui credo che la scelta di anticipare la terza dose a quattro mesi sia equilibrata – ha affermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri -. La riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina con il ministro Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità l’elevato numero di persone in quarantena. Adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati, è necessaria una revisione delle regole della quarantena ma non è questo il momento. E’ verosimile che Omicron sia oltre il 50-60% del virus che circola nel “Paese” ha aggiunto – ha aggiunto – dal 10 gennaio si torna in presenza a scuola. E’ verosimile che nei prossimi giorni si arrivi a 100 mila contagi al giorno ma se non tutti vanno in ospedale, per la scuola non vedo un grande problema. Non appena avremo dati più conclusivi su Omicron, anche le regole sulla quarantena dei bambini, degli alunni si potranno rivedere. La riduzione della quarantena si deve basare su dati scientifici precisi”.
E il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, torna a chiedere la revisione delle quarantene. “Omicron è una variante molto contagiosa. Se dovessimo avere un milione di positivi vuol dire che potrebbero esserci dai 5 ai 10 milioni di contatti da mandare in quarantena. Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile che si contagi. La persona vaccinata anche con terza dose deve vedere la sua quarantena ridotta”.
Anche per il presidente del Veneto Luca Zaia, in riferimento alla quarantena prevista per chi ha fatto la terza dose è ragionevole cominciare a fare una riflessione sulla quarantena per il vaccinato.
I presidi, intanto, tornano a puntare sull’uso Fp2 anche nelle scuole. I ragazzi che utilizzano mezzi pubblici e dedicati già dovranno indossarle per raggiungere le scuole. Il numero dei contagiati di quest’ultime ore ci dicono che la fascia dei piu’ piccoli e’ quella piu’ colpita.
Nel frattempo, l’assessore regionale alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha annunciato che ci sono ancora oltre 300 mila cittadini nel Lazio senza una dose di vaccino fatta. “Noi vaccineremo anche di notte a partire dal 30 dicembre”. In particolare, ” negli hub di Roma Termini, Fiumicino aeroporto lunga sosta”, ha aggiunto.
Comment here