di Gaia Giovannone
Zerocalcare è sbarcato su Netflix. A novembre è stata infatti rilasciata la serie che il fumettista ha scritto e diretto per la famosa piattaforma di streaming. Il titolo è “Strappare lungo i bordi”, frase chiave che viene menzionata in più di uno dei 6 episodi.
Tratta dal libro a fumetti “La profezia dell’armadillo”, la serie ruota attorno al viaggio che Zerocalcare e i suoi amici devono affrontare insieme. Mentre si organizzano per dirigersi nella città di Biella, vediamo flashback e scopriamo curiosità e aneddoti sui personaggi. L’ironia e il sarcasmo che contraddistinguono il progetto e chi lo ha creato, non sminuiscono i temi importanti che vengono affrontati (problemi, paure e difficoltà) e al tanto criticato dialetto romanesco tipico del linguaggio dei protagonisti ci si deve solo fare l’abitudine. L’armadillo, poi, nel ruolo della coscienza di Zero, è doppiato dal grande Valerio Mastandrea che rende il tutto ancora più speciale. Le voci dei doppiatori sono poi incorniciate dall’interessante colonna sonora firmata da Giancane che è accompagnata anche da altri brani scelti dal team del dietro le quinte: ci sono Tiziano Ferro, Manu Chao, Ron e tanti altri ancora.
In generale, “Strappare lungo i bordi” è una serie che è stata accolta in modo positivo dai curiosi e dalla critica, tanto che è diventato uno dei titoli più visti su Netflix.
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