di GAIA GIOVANNONE
È stata resa disponibile su Netflix a fine settembre la serie che in pochi giorni è diventata la più vista di sempre. Stiamo parlando di Squid Game, sulla piattaforma di streaming dal 17, un prodotto coreano che – seppur non tradotto nella nostra lingua – è arrivato al primo posto nella classifica delle views.
Il gioco del calamaro, questa la traduzione letterale del titolo, consiste in una serie di sfide – spesso ispirate ai giochi dell’infanzia – in cui però chi perde muore. I partecipanti sono cittadini poveri, senza nulla da perdere, sommersi di debiti, con alle spalle storie tragiche e drammatiche, e perfette pedine per il divertimento e le scommesse di folli miliardari invischiati nella gara mortale.
Una sorte meno tragica per i concorrenti che giocheranno invece nella vita reale. Tra copie ed esperimenti sociali, infatti, Squid Game comincia a essere imitato un po’ ovunque con regole e montepremi diversi. E queste sono solo alcune delle curiose conseguenze scaturite dalla fama dello show.
La serie ha avuto così tanto successo, infatti, che – sebbene la seconda stagione non fosse inizialmente prevista – probabilmente si farà. È quello che si apprende dalle parole dell’ideatore Hwang Dong-huyk, il quale ha rilasciato diverse dichiarazioni in cui spiegava anche che la crew sta cercando di modificare questa prima versione: il numero di telefono che appare nel biglietto da visita dei primi episodi è realmente esistente e il proprietario sta ricevendo una quantità enorme di chiamate!
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