a cura di Elio Scagnetti
Tito Livio – lingua latino: Titus Livius; Patavium, 59 a.C. – Patavium, 17 d.C. è stato uno storico romano, autore della Ab Urbe condita, una storia di Roma dalla sua fondazione fino alla morte di Druso, figliastro di Augusto, nel 9 a.C.
Gli abitati dell’Agro Falisco, il trionfo Romano di una notevole ricchezza, si concentra geograficamente la capitale e Provincia di Roma del tragitto fino al sito Umbria, questo percorso si concento alla metà del III sec. a.C. della costruzione della Via Amerina, il collegamento della Via Cassia, situata nel territorio nel Comune di Nepi, Comune di Roma, all’antica Ameria – chiamata l’odierna Amelia – .
IL Comune di Nepi: dell’antichità il vero nome deriva Nepet o Nepete, nel linguaggio della parola etrusca Nepa, deriva del composto chimico acqua. Dal nome Nepi, città delle acque come Acqua di Nepi la fonte più economica e conosciuta in tutta Italia il stabilimento della produzione in centro territoriale del Comune di Nepi. Una leggenda in particolare derivato dal serpente acquatico,adorato antichi popoli adorazione divinità, il fondatore Termo Larte dove traccio il solco del pomerio del nuovo insediamento. Interpretazione del simbolo della città Nepet consacrata alla divinità che fu il sacro atto della fondazione.
Una interpretazione da collegamento con una divinità Medioriente che aveva fattezze di scorpione, di questo animale sembra una mitologia della legenda non sembra ci sono documenti esistenti citando questo animale sorge nei torrenti della città. Un animale legato all’acqua, proviene dal Serpenti, scorpioni; in ogni caso il rapporto fortissimo che da sempre Nepi ha avuto con l’acqua è evidente. La quantità di torrenti e fonti, d’acque ferruginose, solforose e minerali, di solfatare, questo territorio tutt’oggi è palesa, da scoprire più nel territorio.
Tito Livio ricorda Nepete fra quelle colonie latine che, durante la seconda guerra punica,
si rifiutarono di offrire aiuti a Roma e che per questo subirono la punizione da parte del senato romano nel 204 a.C. Le testimonianze epigrafiche lasciano supporre che dopo la guerra sociale – 91-88 a.C.-
Nepi divenne municipium ottenendo, quindi, una condizione giuridica molto favorevole.
Dell’età romana rimangono importanti frammenti scultorei che testimoniano della precoce istituzione all’interno della cittadina del culto del Genius di Augusto.
Tito Livio Gastronomia da Romano e Viterbese
IL pasto dei Romani del pane, generalmente un variazione di cibo pietanza in base Il pane nero della farina stacciata rada cibo la classe di poveri, il pane di lusso il pane veniva cotto in forno o in recipienti speciali come il clibanus. Alimentazione dei Romani divenne generale solo al principio del II secolo a.C. Nei primi secoli infatti il grano – entrato a far parte della dieta dei Romani nel IV sec. a.C. – serviva a preparare la puls – una pappa di frumento -. Del pane, oltre ad alcuni tipi speciali come il pane d’orzo, vi erano tre qualità: Il pane nero, di farina stacciata rada, consumato principalmente dai più poveri; il panis secundarius, più bianco ma non finissimo; il pane di lusso – panis candidus, mundus-.
Il pane veniva cotto in forno o in recipienti speciali come il clibanus. Tra i legumi i più usati erano le fave, le lenticchie e i ceci. Tra gli ortaggi la lattuga, il cavolo, il porro. Si faceva gran consumo anche di erbe lassative come malve, bietole ecc. Gli asparagi e il carciofo (carduus) erano più rari che da noi ed erano presenti solo sulla tavola dei più ricchi, come il farro che mangiavano tutti i giorni zuppa di farro.
La specialità dei Romani erano i funghi, soprattutto i boleti – forse i morecci -.
Dopo l’era dei Roma, sorge la provincia di Viterbo 1871 varie abbondanze che venivano dal aziende e terrieri come tutt’oggi, nella Provincia di Viterbo il principale gastronomico Salame cotto e Pecorino, Cappellacci e Spuntafusi, Zuppa del povero acquacotta cioè bollire acqua mentre inserire rafferma di pane, patate, cipolle, uovo, zucchine romane, oltre di questa pietanza di ingredienti si posso fare un’altra cottura di tipologie vegetali sempre bollire elemento chimico acqua.
Luoghi da visitare Comune di Nepi il Castello di Borgia e Via Amerina, la Provincia di Viterbo visitatori: Lago di Bolsena, Parco di Bomarzo Sacro Bosco, Villa Farnese, Anfiteatro di Sutri, Provincia di Roma Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, il turismo è molto vario in tutta Italia e internazionale.
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