di Alessia Trovato
Se pensiamo a Raffaella Carrà, canticchiamo le sue più celebri sigle veri e propri tormentoni. Regina del piccolo schermo, ha incantato intere generazioni, Raffaella Maria Roberta Pelloni, nata a Bologna il 18 Giugno del 1943, ci ha lasciato ieri 5 Luglio, in una clinica romana, ricoverata per l’aggravarsi della sue condizioni di salute.
Figlia di genitori separati, cresce tra Bellaria e Rimini, trascorre gran parte della sua infanzia, nella gelateria del padre. Frequenta a Roma l’Accademia di danza, ed inizia a muovere i primi passi nel mondo del cinema, negli anni ’50, interpretando piccoli ruoli. Successivamente si diploma al Centro Sperimentale di cinematografia, nel 1965 interpreta a fianco di Frank Sinatra, “il colonnello Von Ryan”, ed altre pellicole. Non ottiene il successo sperato ed abbandona temporaneamente, ( parteciperà in seguito ad alcuni episodi della serie Arsenio Lupin, per la televisione francese) il grande schermo per dedicarsi interamente al mondo dello spettacolo.
Esordì nel programma televisivo “ Io Agata e Tu” come showgirl, programma condotto da Nini Taranto e Nino Ferrer, facendosi notare dal grande pubblico, per il suo stile originale e frizzante; viene notata non solo dal pubblico televisivo, ma anche da Corrado, che la vuole accanto a se nella trasmissione “Canzonissima” .
Considerato il periodo, l’ombelico mostrato nella sigla di apertura, stuzzica le fantasie degli italiani, destando scalpore. “Ma che musica maestro”, divenne, in poco tempo, un vero e proprio tormentone, seguito da Maga Maghella e dal sicuramente più famoso “Tuca Tuca”, che tutti ricordano, interpretato con una sensualità simpatica insieme al grande Albertone Nazionale.
Il fenomeno Carrà, giunge anche all’estero, soprattutto in Spagna e nei Paesi dell’America latina, dove, concentrandosi soprattutto sui dischi, incide i suoi brani nella lingua iberica.
“A far l’amore comincia tu”, divenne il brano più eseguito e ballato, In Inghilterra, ottenne il nono posto, nella classifica dei singoli più venduti in quel periodo. Nel 2011 Bob Sinclar, riproponendolo in video, lo riporta in auge, arrivando a conquistare il sesto posto nella classifica FIMI dei singoli più ascoltati e ballati nelle discoteche di tutta l’Italia.
La sua intensa carriera musicale le farà vincere, nel corso degli anni, 22 dischi tra oro e platino. Dopo il successo internazionale, ritorna in tv, nuovamente a fianco di Corrado, nel programma “ Fantastico 3 “,interpretando anche la sigla “ Ballo Ballo” , inserita nell’album Raffaella Carrà 82. L’indimenticabile programma “Pronto, Raffaella” ci ha lasciato un atroce e simpatico dubbio: quanti erano i fagioli nel contenitore?
I successi dei suoi programmi sono noti a tutti, da “Carramba che sorpresa”, da qui nasce il termine “ carrambata” , diventato un vocabolo di uso comune per indicare un incontro organizzato da altri, tra persone che non si vedono da molto tempo. Condurrà, molti programmi di successo, sino al 2019, quando presenta “ A raccontare comincia tu “, dove intervista una serie di colleghi , che decidono di chiacchierare e raccontare aneddoti della propria carriera, in maniera molto naturale, sicuramente aiutati dal garbo e dalla gentilezza della conduttrice.
Sensibile e dolce, anche quando parlava di temi profondi, come il suo legame con la fede. Legata profondamente alla figura di Padre Pio ed ai frati di San Giovanni Rotondo.
E se per Tiziano Ferro, “Raffaella canta a casa sua”, per tutti noi , continuerà a cantare nell’aire.
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