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Corrado, pioniere della televisione italiana

di ANTONIO RAIMONDI

L’8 giugno 22 anni fa ci lasciava Corrado, all’anagrafe Corrado Mantoni (Roma, 2 agosto 1924 – Roma, 8 giugno 1999), è stato un conduttore e autore televisivo e conduttore radiofonico italiano.

Ha lasciato la sua firma, sia come presentatore sia come autore, su molti dei più memorabili programmi televisivi italiani a partire dagli anni cinquanta, divenendo una presenza fissa e familiare del piccolo schermo e uno dei personaggi televisivi più amati di sempre. E’ per questo considerato uno dei padri fondatori della televisione in Italia, insieme a Mike Bongiorno e Raimondo Vianello.

Prima che in televisione, fu molto attivo in radio (è considerato infatti il primo conduttore ufficiale della radio italiana). Agli inizi degli anni quaranta iniziò a lavorare per la radio americana in Italia, lo Psychological Warfare Branch (PWB), organismo del governo militare anglo-americano incaricato di esercitare il controllo sui mezzi di comunicazione di massa italiani: stampa, radio e cinema, poi per l’EIAR, che in seguito divenne la Rai, dove lavorò per oltre quarant’anni, divenendo qui uno dei personaggi più popolari e apprezzati (fu lui ad esempio che annunciò eventi storici come la fine della seconda guerra mondiale o la vittoria della repubblica al referendum del 2 giugno 1946).

Dall’aprile del 1982 Corrado passò al gruppo Fininvest, poi divenuto Mediaset nel 1996, e ne inaugurò gli studi di Roma. Tra i suoi programmi più celebri sono da ricordare Il pranzo è servito e La corrida: quest’ultimo, remake televisivo della fortunata omonima trasmissione radiofonica condotta e ideata dallo stesso Corrado dalla fine degli anni sessanta fino alla fine degli anni settanta sul Secondo Programma (l’odierna Rai Radio 2), è considerato il suo cavallo di battaglia, e ancora oggi (come anche Domenica in) è programmato e trasmesso dalla TV.

Dal 2021 Rai 1 ripropone, di Corrado, anche Il pranzo è servito.

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