a cura di Francesca Citro e Graziano Concilio
È accaduto nella notte del 17 maggio quando è stato effettuato un prelievo di organi e tessuti: nello specifico polmoni, fegato, pancreas da una donatrice di 32 anni.
La giovane donna era ricoverata presso il Centro di Rianimazione dell’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona a causa di un grave ictus che ha minato per sempre la sua breve esistenza.
La famiglia della ragazza nonostante affranta e sopraffatta dal dolore con questo nobile gesto d’amore verso il prossimo ha comunque espresso il proprio consenso a procedere all’espianto degli organi, diffondendo un esempio di umanità e sostegno volto a garantire speranza di vita alle tante persone sofferenti.
L’intero processo di donazione ha visto coinvolti il personale del Centro di Rianimazione, del Centro Regionale Trapianti, della sala operatoria, dell’equipe chirurgiche, dei Servizi Aziendali e della Polizia di Stato.
Il direttore generale del Ruggi, il dottore Vincenzo D’Amato ha espresso a nome proprio e di tutta l’azienda un pensiero di cordoglio alla famiglia della donatrice.
Con questo gesto d’amore verso il prossimo la famiglia ha contribuito a diffondere il valore della solidarietà nella certezza che il dolore per la perdita subita sarà almeno in parte alleviato dalla consapevolezza di aver offerto una nuova opportunità di vita.
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