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Cinematografo, riscopriamo Will Hunting

di Marta Piccininno

Will Hunting – Genio ribelle (Good Will Hunting) è un film del 1997 diretto da Gus Van Sant e interpretato da Matt Damon, Robin Williams, Ben Affleck, Casey Affleck, Stellan Skarsgård e Minnie Driver.
Girato a Boston, Massachusetts racconta la storia di un ragazzo prodigio che fa le pulizie all’Università Institute of Technology
In un quartiere povero di Boston, il ventenne Will Hunting vive in modo precario e scombinato insieme ad alcuni amici, tra cui spicca il suo migliore amico Chuckie, e guadagna qualcosa pulendo i pavimenti nel dipartimento di matematica del famoso Università Institute of Technology. La sera esce e si svaga bevendo litri di birra insieme ai suoi compagni e spesso è protagonista di risse da strada; inoltre ha notevoli problemi a rapportarsi con persone che si trovano fuori della sua ristretta cerchia di conoscenze.
Nel tempo libero, legge moltissimi libri di ogni genere e possiede una vasta cultura in campi completamente diversi: storia, matematica, filosofia, letteratura, scienze, giurisprudenza (grazie a cui riesce a difendersi in tribunale, evitando la galera),. Tuttavia, il vero talento di Will si rivela proprio nella matematica, che riesce a padroneggiare fino ai livelli più alti e sofisticati grazie a enormi capacità logiche e di calcolo.
Un giorno, lavando i pavimenti dell’istituto, dal corridoio vede un problema molto difficile su una lavagna: l’esercizio proposto è stato scritto dal professor Gerald Lambeau, docente di matematica, come sfida ai suoi studenti. Molti ragazzi provano a risolverlo, ma nessuno vi riesce. Will osserva quel problema e arrivato a casa dopo una serata con i suoi amici lo studia e lo risolve, scrivendolo sullo specchio del bagno. Il giorno successivo arriva prima dell’orario di inizio di lavoro all’istituto e scrive la soluzione del problema sulla lavagna.
La notizia che qualcuno ha risolto l’esercizio fa il giro della facoltà e alla lezione successiva del professor Lambeau è presente tantissima gente che vuole sapere chi sia il genio misterioso che vi è riuscito. Lambeau dice di non saperlo e lo invita a mostrarsi al pubblico e a riscuotere la meritata gloria, ma nessuno si fa avanti. Lambeau decide quindi di mettere alla prova questa persona con un nuovo esercizio molto più complesso del precedente.
Mentre è impegnato a scrivere la soluzione, Will viene scoperto dal professor Lambeau e da un suo assistente. Inizialmente i due pensano che stia solo imbrattando le lavagne e lo sgridano; lui scappa via mandando a quel paese i due che non riescono nemmeno a vederlo in faccia, poi l’assistente scopre che il ragazzo ha in realtà risolto il problema.
Nel frattempo Will conosce Skylar, una studentessa di Harvard, e viene arrestato per una rissa di strada. Lambeau lo va a trovare in prigione e gli dice che gli può procurare la libertà a patto che frequenti lezioni di matematica e si veda settimanalmente con uno psicologo.
Dopo aver preso in giro e messo in fuga molti psicologi, Will incontra il dottor Sean Maguire con cui, dopo un inizio difficile, instaura un bel rapporto. Maguire viene dal suo stesso ambiente, infatti anche lui ha subito abusi dal padre, tempo fa cancro gli ha ucciso la moglie. Per Will i problemi derivanti dal suo genio sono maggiori dei benefici, infatti Lambeau gli procura costantemente colloqui per prestigiosi posti di lavoro che lui sistematicamente rifiuta (una volta addirittura mandandoci Chuckie l’amico al suo posto), suscitando l’ira del professore a cui si aggiunge l’invidia quando questi si rende conto che Will fa progressi incredibili e che lo ha già ampiamente superato.
L’unico che sembra poter aiutare Will è Sean, che cerca di insegnare al ragazzo il significato di un vero rapporto raccontandogli aneddoti della propria vita coniugale e mostrando indirettamente come si trovi in una situazione analoga alla sua: la morte della moglie è un evento che lo psicologo non ha affatto superato e per questo si rifiuta di imbarcarsi nuovamente in una relazione temendo di soffrire nuovamente.
Anche Skylar, pur essendo profondamente innamorata di Will, fa fatica ad accettare di essere costretta a studiare ore e ore per ottenere scarsi risultati mentre lui in poco tempo è capace di fare meglio. Come se non bastasse, anche lui nutre seri dubbi sulla loro relazione, a causa del suo carattere scontroso e della sua incapacità di aprirsi e fidarsi totalmente degli altri. Quando Skylar gli chiede di andare in California con lui, i due litigano e Will, impaurito dalla possibilità che la loro storia vada male, decide di lasciarla dicendole che non l’ama. Skylar, disperata e delusa, parte da sola.
Will, un giorno, parlando con l‘amico Chuckie ammette che per lui non sarebbe un problema fare il muratore tutta la vita, ma l’amico, che lo ha sempre appoggiato, gli dice che invece dovrebbe sfruttare il dono che ha per costruirsi una vita migliore: Will ha delle possibilità che tutti, soprattutto Chuckie l’amico e gli altri amici, vorrebbero avere e le sta sprecando per codardia e paura di cambiare. Will nega le parole dell’amico, ma l’amico Chuckie lo zittisce dicendogli che la parte migliore della sua giornata sono i pochi secondi che impiega quando va a prenderlo in auto tutti i giorni, perché lungo il tragitto spera che Will se ne sia andato via senza una parola per costruirsi un futuro.
Poco tempo dopo Sean mostra a Will il suo fascicolo, riempito con diverse perizie psichiatriche che mettono in luce i problemi del ragazzo a rapportarsi con gli altri, insinuando che Will soffra di “disturbi della sfera affettiva”, e gli dice che non è assolutamente sua la colpa per quello che ha subito durante l’infanzia. E grazie alla calcolata insistenza dello psicologo, Will riesce finalmente ad aprirsi , scoppiando in un pianto liberatorio. Sean, con fare paterno, lo abbraccia e gli dice di non dare retta alle parole di Lambeau, il quale pensa che il ragazzo dovrebbe dedicare il suo genio all’umanità, senza curarsi dei sentimenti di Will.

Alla fine, però, Will capisce che l’amico Chuckie e Sean hanno ragione, quindi accetta una delle proposte lavorative e ringrazia per l’aiuto Sean, che nel frattempo ha deciso di prendersi un anno sabbatico e di viaggiare per il mondo in modo da riorganizzare la propria vita. Qualche tempo dopo l’amico Chuckie va a prendere Will, come ogni mattina, ma la casa è vuota: Will ha deciso di lasciar perdere il lavoro offertogli da Lambeau e di raggiungere Skylar in California, con gran gioia dell’amico e dello psicologo.

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