di ALESSIA FUCCIA
La Camera ha approvato la proposta di istituire una giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Covid-19 per il 18 marzo. La proposta che ha ricevuto il via libera da Montecitorio è riassunta nel testo unificato da 6 articoli; il 18 marzo, giorno in cui gli autocarri militari uscivano da Bergamo carichi di bare, sarà la giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus, per ricordare ogni anno le persone che non ci sono più a causa dell’infezione. In questa occasione viene previsto che nei luoghi pubblici e privati si osserverà un minuto di silenzio, dedicato ai morti da Sars-Cov-2.
L’articolo 2 prevede in occasione di questa giornata per commemorare le lavoratrici ed i lavoratori morti in servizio durante l’epidemia, che l’amministrazione di appartenenza possa effettuare un prelievo corrispondente ad una o due ore di lavoro da devolvere alla ricerca scientifica e tecnologica.
L’articolo 3 invece dà la possibilità a Stato, Regioni o enti locali che organizzino delle cerimonie, manifestazioni o iniziative, in coordinamento con le associazioni interessate, specialmente rivolte alle giovani generazioni per favorire il momento del ricordo.
L’articolo 4 riguarda nello specifico le attività didattiche, organizzate dalle istituzioni scolastiche, per promuovere la comprensione e l’apprendimento dei temi legati alla diffusione dell’epidemia di coronavirus. L’articolo 5 rimette alla società del servizio pubblico: radiofonico, televisivo e multimediale, il compito di assicurare adeguati spazi a temi connessi alla giornata nazionale. Il sesto e ultimo articolo contiene la clausola di invarianza degli oneri finanziari.
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