di Carlo Noviello
L’Università degli Studi di Salerno ha dato il via alla terza edizione del Master Universitario di I livello “Management del Welfare Territoriale”. Direttrice del corso la prof.ssa Rossella Trapanese, ricercatrice per il settore scientifico-disciplinare presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali.
Nato dal confronto tra l’Osservatorio Politiche Sociali dell’Università e molte realtà del welfare nazionale e locale, il percorso di studi mira a formare un esperto in sviluppo territoriale inclusivo, cooperazione, analisi multidimensionale, programmazione, progettazione partecipata, gestione di interventi innovativi e sostenibili, valutazione di impatto sociale. Tanti gli enti terzo settore partner del percorso di studi, tra queste anche la Cooperativa Sociale Il Villaggio di Esteban.
Per la partecipazione al Master è stato emanato un bando, in scadenza il prossimo 23 dicembre, attraverso il quale è stato indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per 40 posti.
Il Master è cofinanziato da molti enti ed è previsto il finanziamento di 16 borse di studio, per un ammontare complessivo di 11.000,00 euro, che saranno assegnate utilizzando due parametri: titoli e condizione economica.
La valutazione complessiva sarà della Commissione esaminatrice, nominata su proposta del Comitato Scientifico e dal Rettore Vincenzo Loia. Il comitato è composto da Sabato Alberti, Massimo del Forno, Paola de Roberto, Porfidio Monda, Patrizia Stasi e ovviamente dalla direttrice prof.ssa Trapanese.
Una delle borse di studio è dedicata alla memoria del nostro Mario ed è riservata ai laureati dei corsi di studio del DISPS UNISA.
Nonostante le tribolazioni di questo 2020 con la sua emergenza sanitaria, la famiglia di Mario è riuscita a portare avanti questa volontà e a dare la possibilità ad uno studente o studentessa meritevole di godere di un piccolo aiuto per formarsi su di un tema importante e a noi caro, sia dal punto di vista generale, sia dal punto di vista particolare.
Ci è sembrato giusto permettere ad un giovane di intraprendere un percorso formativo e che, soprattutto, questo percorso avvenisse in ambito sociale, nella speranza che la professionalità che andrà a formarsi, diventi strumento di prevenzione del disagio e di sostegno al welfare del nostro territorio.
La borsa di studio porterà a compimento attraverso i giovani che si approcceranno al Master, ora e negli anni a seguire, una delle strade che Mario avrebbe potuto percorrere e che danno il titolo alla nostra rubrica.
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