di STEFANO MASUCCI
Un anno di Paperboy online, 365 giorni di una nuova avventura, nata sulla scorta di un’idea, quella portata avanti da Carlo Noviello, presidente della Cooperativa Sociale “Il Villaggio di Esteban” e Umberto Adinolfi, direttore della testata venuta alla luce nel 2013. Dopo sei anni di pubblicazione e diffusione del periodico cartaceo, la nuova sfida, quella di provare a misurarsi con il mondo del web, insidioso, ma anche capace di abbattere limiti e barriere di ogni tipo, proprio come la missione sociale che è in seno a tutto il mondo che gravita intorno a Paperboy, (e la siciliana Alessia Trovato, una delle ultime arrivate, ne è solo l’ulteriore conferma). E che ha permesso, anche in tempi poco felici come questo, a tanti ragazzi di continuare ad offrire la propria visione del mondo, a coltivare i propri interessi, ma soprattutto continuare a cimentarsi con la scrittura, forma d’espressione che dovrebbe essere garantita a tutti, come affermato dalla nostra redattrice Francesca Citro in una cena di redazione, perché “Paperboy è la voce di chi non ha voce”.
Un po’ di numeri
Sembra ieri e invece è passato un anno, quando tra qualche legittimo dubbio e l’entusiasmo di sempre il sito, realizzato da Francesco Volpe, veniva messo online, diventando una valida alternativa al cartaceo, la cui diffusione è per il momento purtroppo interrotta a causa dell’emergenza sanitaria. Nel frattempo, però, la nostra redazione è cresciuta, così come i numeri che per alcuni potranno sembrare anche freddi datti, ma che invece ci fanno gonfiare il petto e ci riempiono d’orgoglio.
Oltre 330 articoli, 16mila visualizzazioni, oltre mille di media al mese, insomma un’attenzione costante e crescente certificata dai lettori che quotidianamente, con un semplice click, regalano ulteriore prestigio al nostro progetto, ma soprattutto ai tanti giornalisti che collaborano attivamente e che danno vita alla redazione, solo negli ultimi mesi diventata per forza di cose “virtuale”.
Già, giornalisti, ben 6 al momento lo sono di fatto, dopo il percorso di praticantato e l’iscrizione all’Ordine dei Pubblicisti della Campania, con tanto di “agognato” tesserino guadagnato regolarmente, con impegno e sacrificio.
Il tutto riuscendo a scrivere degli argomenti più disparati, dalla cronaca, all’attualità, non tralasciando rubriche di nicchia e raccontando storie di sport, di musica e di spettacolo.
In attesa di tornare nelle case dei nostri tanti lettori con il periodico cartaceo (la speranza è di pubblicare almeno un numero per salutare questo tormentato 2020), ricordiamo con orgoglio gli incontri con mostri sacri del giornalismo italiano, come Marino Bartoletti, Riccardo Cucchi, Fabrizio Failla, o l’emozione nel vedere il nostro progetto raccontato sulle colonne de “Il Fatto Quotidiano“, solo per citare alcune dei nostri piccoli grandi traguardi.
E proprio in queste ore, mentre abbiamo sfondato il muro dei 1300 “follower” sulla nostra pagina social (clicca QUI per sostenerci anche su Facebook) anche gli altri progetti continuano in forma diversa, ma non per questo meno bella, come ad esempio il laboratorio radiofonico di Radio Salerno Village (www.radiosalernovillage.it), che tra dirette e trasmissioni live pure permette ai tanti redattori di sperimentare un’ulteriore mezzo comunicativo.
La Redazione
Detto di Carlo e Umberto, e dell’aiuto del buon vecchio Alfonso Maria Tartarone, non si può tralasciare il lavoro dei veri protagonisti di questa splendida avventura, che con entusiasmo e passione danno vita a tutto quello che è il mondo Paperboy, e che un po’ di numeri, per quanto ci possano inorgoglire, non potranno mai raccontare veramente del tutto.
Luca Boffa, Luca Consiglio, Riccardo Annunziata, Clarissa Fasulo, Federica Fasulo, Matteo Vicinanza, Antonio Zito, Marinella Marino, Alessia Trovato, Titti La Marca, Alessia Fuccia, Carmine Cristiano, Mario D’Amelia, Francesca Citro, Graziano Concilio, Nicola Rotondo, Floriana Basso, Vincenzo Salerno, Francesca Giannattasio.
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