di RICCARDO ANNUNZIATA
È morto per coronavirus lo scrittore Luis Sepùlveda, uno scrittore cileno. È nato a Ovalle in Cile ma ha lasciato il suo paese per contrasti con il dittatore Pinochet che lo fece mettere in carcere. È morto in Spagna. È stato uno scrittore molto importante e amato anche in Italia. Tra i celebri romanzi di Luis Sepùlveda ricordiamo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Questo è il romanzo più noto. Si parla di Kengah un gabbiano che deve deporre le uova. Riesce a raggiungere la città di Amburgo, dove finisce sul balcone di una casa e incontra un grosso gatto nero di nome Zorba.
Kengah chiede a Zorba di fare tre promesse: non mangiare l’uovo, prendersi cura del piccolo e insegnare al piccolo gabbiano a volare. Zorba accetta la promessa e si reca dai suoi amici gatti che si chiamano Segretario e Colonnello. Spiega a loro cos’è accaduto e così i tre si recano da Diderot, il gatto più intelligente del mondo. Quando la gabbianella nasce, i gatti si rendono conto che hanno bisogno di un aiuto per farla volare. Hanno bisogno di un uomo e si rivolgono a un poeta che spiegherà come insegnare alla gabbianella a volare. Dal romanzo è tratto “La gabbianella e il gatto” che è un film di animazione italiano del 1998 realizzato da Cecchi Gori Group e diretto da Enzo D’Alò. Nel film lo stesso Sepùlveda partecipa al doppiaggio italiano nel ruolo del poeta.
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