di Carlo Noviello
Oggi nella rubrica “Le strade di Mario” vogliamo raccontare un bel progetto che ha coinvolto il mondo della scuola salernitana.
È stato presentato stamattina in anteprima nazionale, dopo la prima parziale presentazione a Cremona, “Vite Contaminate”, il film prodotto da TDS Production, che ha coinvolto tre istituti salernitani: il Liceo Artistico Sabatini – Menna, il Liceo Scientifico Da Procida e l’Istituto Marini – Gioia di Amalfi. La presentazione si è avuta presso la Sala Truffaut della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana.
Il film è stato finanziato da un progetto del Miur e del Mibact denominato “Cinema per la scuola”. Le riprese hanno coinvolto le professionalità di TDS e studenti e professori dei tre istituti.
Interamente dedicato al mondo giovanile, il lungometraggio si snoda attraverso sette storie di adolescenti, toccando temi quali omosessualità, disturbi alimentari, religione, bullismo, criminalità, molestie, alcool, difficoltà di socializzazione, insomma molti dei temi cui siamo abituati quando trattiamo di problemi giovanili.
I ragazzi si sono confrontati con il mondo della cinepresa pur essendo parte di loro alle prese con un percorso di studi completamente diverso. Questo dà ancora maggior valore al loro lavoro, considerando anche che il loro impegno non si è limitato alla sola recitazione, ma a tutto l’impianto costruttivo del film: i professionisti impegnati, infatti, hanno accompagnato i ragazzi nell’elaborazione di ciò che era nelle loro corde e nei loro pensieri, affiancandoli in tutti i ruoli che la realizzazione di un film prevede.
Il risultato finale è uno splendido spaccato dell’universo adolescenziale, visto ed elaborato con gli occhi degli stessi ragazzi, nonostante poi nel film la voce narrante sia rappresentata da un adulto. Questo permette allo spettatore di sentire molto vicine le storie che i ragazzi raccontano, quasi come se stesse assistendo dal vivo alle loro vicissitudini, ai loro drammi e al loro riscatto.
Una bella esperienza didattica e di vita che i ragazzi impegnati non potranno che ricordare con piacere e, perché no, tradurre in un’opportunità per il loro futuro.
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